nè secche per riemergere
Siamo soli
in un oceano in tormenta
dove l'acqua ricopre tutto
E il tutto
sprofonda
inabissandosi
Non ho mani
per scavare
Non ho voce
per pregare
non ho più lacrime
per piangere
M'apparvero lampi
fulmini che squarciavano il cielo
Nero, vuoto
E rividi istanti
impressi nel più oscuro
dei miei tormenti
Sentii il vento fremere, sotto l'inutile controllo
delle mie speranze
Muri d'acqua s'innalzarono
fino ad ingoiarmi
Urla
annegate nel silenzio
Si fecero più meste
a poco a poco
scomparvero
Divorate dall' opprimente
incalzare del temporale
Agghiacciata
Non ebbi il coraggio di guardare
ciò che la natura rivendicava
Ma sempre rimane
la speranza di vivere...
-claudia dedo-
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